Quando arroganza fa rima con ignoranza

ignoranzaIl post di oggi nasce da recenti situazioni personali. Che poi sono personali fino ad un certo punto, visto che coinvolgono ben molte altre persone oltre me. Da tempo nascondevo anche al mio io le sensazioni negative scaturite in certe circostanze. Perchè gli eventi procedevano senza intoppi, perchè sembrava esserci sempre una giustificazione plausibile ad ogni gesto, ad ogni parola che invece faceva stridere il mio animo. Sono una persona sensibile, forse addirittura ipersensibile all’ignoranza imperante e dilagante. Non sopporto chi si arroga diritti senza evidenziare al contempo i propri doveri, non sopporto la superficialità e soprattutto la presunzone di essere al di sopra di tutto e tutti, giudicando gli altri con lo stesso metro con il quale, a posteriori, poi si vive la propria vita. Il mio sesto senso si accende e brilla di fronte a persone ignoranti, nel senso più vero e originario del termine, che credono di farsi beffa degli altri. Soprattutto si illumina di fronte a decerebrati che credono di essere furbi, di poterla far franca sempre, di essere così “sgamati”, come direbbe qualche giovine d’oggi, da non farsi beccare in fallo. Perchè solo uno stupido arrogante, non si sarebbe accorto del gesto d’intesa sotto quel tavolo, o delle battute ironiche mirate a ferire, o degli sguardi accondiscendenti quando si tentava di trovare delle spiegazioni. La comunicazione non verbale non ha segreti per me, cinesica, prossemica, tutto diventa subito immediatamente chiaro. Ma che ne sanno gli organismi mononeuronici, che solitamente ridono in maniera sguaiata, quasi a voler coprire l’eco cerebrale provocato dal movimento a sbattere di un unico neurone ubriaco. Il mio stato d’animo ora è chiaro e la situazione, l’ennesima, di vissuto vero, va  a consolidare le mie teorie. Solitamente l’ignoranza viene mascherata con comportamenti arroganti e poco rispettosi nei confronti del prossimo, studiati e addolciti da movenze e toni mielosi, nel tentativo di ingannare altre menti vuote. Ma, senza timore di poter essere smentito, il mio pensiero non va a sbattere in una stanza vuota, i miei neuroni sono funzonanti e soprattutto ben coordinati. Quindi rimane l’ignoranza di fondo, che troppo spesso purtroppo sfocia in una arroganza di fatto.